Grazie allo sfruttamento del moto ondoso, della luce solare e del vento il Portogallo aspira a diventare il nuovo hub europeo per le energie rinnovabili, nell’ottica di un completo abbandono delle fonti fossili.
Coprire il 100% della domanda di energia attraverso l’uso di fonti rinnovabili: è ciò a cui aspira il Portogallo, che mira a diventare il nuovo hub per le energie green in Europa grazie allo sfruttamento del moto ondoso e dell’idrogeno verde prodotto con il surplus di elettricità da energie pulite.
Di fatto, di recente il Paese ha dimostrato di poter far fronte alla domanda elettrica per diversi giorni consecutivi impiegando esclusivamente energia prodotta da fonti rinnovabili, abbandonando pertanto fossili ed energia nucleare.
È su questa linea che il Portogallo sta concentrando i propri sforzi anche sulla produzione di idrogeno verde, come annunciato il mese scorso dal Ministro dell’ambiente Duarte Cordeiro. In merito, oltre 70 gruppi privati hanno affermato di voler investire nel Paese oltre 10 miliardi di euro per l’installazione di impianti di elettrolisi e di produzione di energia rinnovabile, dando così una spinta al percorso intrapreso dal Portogallo per l’abbandono delle fonti fossili.
Allo stato attuale, dei 50TWh di energia elettrica prodotti annualmente in Portogallo, solo il 35% proviene da combustibili fossili, mentre ben il 65,5% risulta prodotta sfruttando fonti green – con un aumento del 40,9% rispetto al 2017. Un dato sorprendente, considerando che il Paese è elettricamente connesso solo con la Spagna e le limitazioni all’import-export di energia sono responsabili di una perdita pari a 5TWh di energia elettrica all’anno.
Tra i benefici dell’elevata produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili sono indubbiamente da considerare i costi notevolmente ridotti dell’elettricità, rimasti costantemente sotto i 50 euro/MWh a fronte di una media europea di 200 euro.
Nei prossimi anni, il Portogallo mira a diventare inoltre pioniere nella definizione di progetti per la produzione di energia elettrica dalle onde, al fine di sfruttare l’energia del mare dal punto di vista economico. Di fatto, le coste oceaniche del Paese si prestano in modo particolare – anche grazie ai venti che soffiano in direzione della costa – allo sfruttamento del moto ondoso per la produzione di energia, contribuendo così alla riduzione della dipendenza da fonti fossili.
Il successo nella trasformazione del moto ondoso in energia elettrica e la produzione di idrogeno verde consentirà al Portogallo di affermarsi come centro nodale fondamentale per le rinnovabili in Europa e leader di progetti innovativi verso la diversificazione energetica e il totale slegamento da gas e petrolio.
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