Un nuovo gasdotto offshore collegherà Spagna e Francia



I quattro punti di BarMar, l’accordo tra Spagna, Francia e Portogallo, sono giunti al termine di un incontro tra il Presidente francese e i Ministri a margine del Consiglio Europeo del 20 ottobre. In particolare, il progetto di un gasdotto offshore nasce dalla volontà condivisa di abbandonare il Midcat, considerato tanto uno spreco di fondi europei, quanto un’opera già obsoleta, poiché avrebbe interessato i combustibili fossili e il metano, che – nei piani dell’Unione Europea – dovranno essere abbandonati entro il 2050.

Il Midcat avrebbe dovuto connettere lungo la costa mediterranea Spagna e Francia per una lunghezza di oltre 220 km, per un costo totale di 3 miliardi di euro coperti in parte da fondi europei destinati a progetti energetici di comune interesse. Tuttavia, i leader dei tre Paesi sudeuropei hanno optato per l’alternativa più sostenibile di un “Green Energy Corridor” strategico che colleghi la Penisola Iberica con l’Europa Centrale.

Per quanto riguarda il trasporto di gas rinnovabili, il testo dell’accordo prevede anche l’installazione di una seconda interconnessione tra Celourico da Beira e il nodo spagnolo di Zamora. Di fatto, con l’obiettivo di un trasporto rapido ed efficiente, i vertici dei tre Stati coinvolti mirano a far transitare anche idrogeno e una quantità limitata di gas naturale indicato come “fonte di energia temporanea e transitoria”.

Anche l’elettricità interesserà il progetto. Nello specifico, le parti hanno sostenuto apertamente l’accelerazione degli sforzi per ultimare l’interconnessione elettrica del Golfo di Biscaglia, che sarà volta a collegare i due Paesi attraverso l’Atlantico.

Il prossimo 9 dicembre i tre leader si incontreranno nuovamente ad Alicante, in Spagna, con lo scopo di definire gli stanziamenti economici e il calendario secondo cui verrà realizzato il BarMar. Al contempo, i Ministri dell’energia dei rispettivi Paesi hanno iniziato i lavori preparatori in collaborazione con la Commissione Europea.